La plastica non fa parte del medioevo e nemmeno della storia moderna: la plastica nasce solo circa 150 anni fa, si parla già di storia contemporanea. In breve diventa simbolo dell’ ingegno umano e della nostra società, ma poi purtroppo anche dell’ equilibrio precario che abbiamo con il nostro pianeta. Ma facciamo un salto indietro nel tempo e vediamo questa affascinante storia, scoprendone assieme le pietre miliari.
Gli albori della storia della plastica
Quando l’inglese Alexander Parkes sintetizza nel 1855 il primo materiale plastico semi-sintetico, non sapeva di certo che la sua creazione avrebbe rivoluzionato il mondo. Il nuovo materiale viene presentato all’Expo di Londra del 1862 con il nome di Parkesina, ottenendo un discreto successo. Nonostante il clamore generato, la Parkesine Company da lui fondata nel 1866 in East London fallisce dopo appena due anni di attività: il suo grande sogno di produrre massicce quantità di Parkesina a basso costo si era rivelato troppo avanti per la tecnologia dell’epoca.
Negli anni a venire, ulteriori studi portano allo sviluppo di un nuovo prodotto, noto poi come celluloide. Nonostante il traguardo, le difficoltà non sono però finite: il materiale è infatti oggetto di una disputa legale lunga quasi un decennio, combattuta fra il 1877 e il 1884 a cavallo di due continenti, Europa e America. Il brevetto della celluloide era infatti conteso fra l’americano John Wesley Hyatt e Daniel Spill, un ex-collaboratore di Alexander Parkes. La paternità del materiale viene infine attribuita a Parkes, ma la produzione di Hyatt può comunque continuare: la celluloide sopravvive e infine si afferma si afferma proprio in America, lontano dl luogo di origine. In queste fasi iniziali, tuttavia, le sue applicazioni rimangono confinate in ambiti ristretti, come la produzione di palle da biliardo e di protesi dentarie. La plastica si fa strada anche nel magico mondo del cinema, dove viene utilizzata come supporto per le pellicole cinematografiche.
Le grandi scoperte
Dai primi anni del ‘900 fino a circa gli anni ’50, si osserva un rapido progresso su più fronti: nuove tipologie di plastica vengono sintetizzate a ritmi sostenuti, e le tecniche produttive migliorano notevolmente, diventando sempre più adatte alla produzione di massa. Dalla celluloide, si arriva presto in rapida sequenza alla Bakelite (1907), al PVC (1912) e al cellophane (1913). Nella prima metà degli anni ’30 si fanno grandi passi avanti verso la sintesi industriale di polistirolo (PS) e del polietilene (PE), in realtà già scoperti qualche decennio prima.
Nel 1938 viene presentato il nylon, utilizzato poi tanto per le famose calze da donna quanto per i paracadute durante la guerra. È proprio il caos della Seconda Guerra Mondiale a offrire alla plastica una vetrina senza precedenti, svelando il suo futuro come un materiale dall’innovazione inarrestabile, in grado di affascinare con le sue proprietà incredibili e di offrire un’alternativa a basso costo a materiali difficili da reperire. Il teflon, ad esempio, è oggi comunemente usato come rivestimento di padelle e tegami antiaderenti, ma pochi sanno che è stato sintetizzato per casualità a cavallo della guerra, attirando l’attenzione dei militari per la sua resistenza alle sostanze radioattive volatili. Nel 1941 è la volta del PET che alcune decine di anni dopo diventerà famoso come contenitore di bevande gassate e per il tessuto sintetico sotto il nome di pile.
Dagli anni ’50 un particolare tipo di laminato plastico (noto anche come fòrmica) inizia ad essere usato in case, bar, centri di aggregazione e facendo presto il boom ed entrando nella storia dell’arredo. Nel 1954, Karl Ziegler e Giulio Natta sintetizzano il polipropilene (PP) isotattico, che diventa poi noto con il marchio di “Moplen”. In questo sviluppo esplosivo, il petrolio si afferma incontrastato come materia prima per la produzione della plastica.
Dagli anni ’60 ad oggi
Dagli anni ‘60 in avanti si assiste ad una diffusione capillare della plastica, ormai nella fase matura del suo sviluppo. La plastica è onnipresente in tutti i settori, dall’alimentare all’arredamento, dall’arte alle costruzioni, dai trasporti ai tessuti. Le ricerche si focalizzano sulla sintetizzazione di nuovi composti ad alta prestazione per applicazioni di nicchia e sul miglioramento delle tecniche produttive.
Progressivamente si rende evidente un problema enorme: la plastica è un materiale sintetico prodotto in grandi quantità che non si decompone naturalmente. L’ attenzione si sposta quindi sull’impatto ambientale e sulla salute, sulle alternative sostenibili (ad esempio le bio-plastiche), sulle modalità di smaltimento e di riutilizzo. Nascono poi nuove tecnologie per la raccolta della plastica dalla terraferma e dai mari. Parallelamente anche la legislazione cerca di tamponare una situazione sempre più critica con iniziative che spingono all’uso di soluzioni sostenibili (ad esempio i CAM) o che disincentivano l’uso della plastica vergine (ad esempio la Plastic Tax). Una cosa è certa: le scelte personali sono cruciali per la risoluzione del problema, ma difficilmente saranno sufficienti in assenza di una rivoluzione anche in termini di politiche ambientali.
Cosa ricordare
La plastica intesa come materiale sintetico o semi-sintetico nasce nel 1855, ovvero poco più di 150 anni fa. Dall’inizio del ‘900 inizia una fase di scoperte che portano alla luce una gamma di tipologie di plastica dalle proprietà differenti (nylon, PVC, PET..) che trovano uso in diversi campi, anche se non tutte hanno un successo immediato. La necessità di trovare sostituti per materiali di difficile reperibilità e l’industria bellica rilanciano ulteriormente la plastica, che negli anni diventa parte integrale della nostra vita. La ricerca però non si conclude e continua ancora oggi, spesso focalizzandosi su temi vicini all’ambiente come le alternative sostenibili, la circolarità, il riutilizzo e il riciclo.
Ulteriori informazioni
L’invenzione della pellicola di celluloide: clicca qui
Una storia più nel dettaglio (in inglese): clicca qui
Immagini
Fonte immagine The penny guide to the International Exhibition: qui
Fonte immagine London Gazette: qui
Fonte immagine Paracadutisti durante lancio nel 1944: qui